lunedì 6 giugno 2016

Recensione: "INCUBO" + incontro con l'autore

Buonsalve a tutti quanti!
Il 30 Maggio ho avuto la grande opportunità di partecipare ad un incontro in casa editrice Corbaccio insieme ad altre blogger.
La cosa bella è che questo incontro era dedicato a WULF DORN!
L'autore infatti era in casa editrice pronto a rispondere ad ogni nostra domanda e a parlare un po' del suo ultimo romanzo.
Questa di oggi sarà si una recensione, ma alla fine troverete anche  alcune delle domande che noi blogger abbiamo fatto all'autore e che io vi riporterò!
Ma cominciamo subito senza perderci in ulteriori chiacchiere.

Titolo: Incubo
Autore: Wulf Dorn
Casa editrice: Corbaccio
Prezzo: 16,90
“Incubo” è l’ultima fatica di Wulf Dorn ed è anche il primo romanzo che leggo di questo autore.
Attratta subito dalla trama ho deciso di buttarmici a capo fitto.
“Niente dura per sempre. La sicurezza è un’illusione. Simon Strode fece questa amara esperienza un sabato di marzo. Bastò un secondo e la sua vita non fu più quella di prima.”
Ed è quello che succede a Simon per tutto il romanzo, sarà costretto ad affrontare le sue paure, a trovare la verità sull'incidente che ha portato alla morte dei suoi genitori.
La sua vita cambia, deve crescere, deve affrontare nuove sfide, niente è più come prima.
Il rapporto con il fratello Michael viene messo alla prova e alle difficoltà della vita quotidiana si aggiunge un nuovo pericolo.
Qualcosa minaccia i sogni di Simon e lo costringe a rivivere continuamente quel tragico incidente.
Vicino a Simon ci sarà Caro, una ragazzina bizzarra che indossa sempre all star nere con i teschi e che vive all'interno del college del paese.
Una ragazzina che darà a Simon la forza di superare le sue più grandi paure.
"Quella notte, sdraiato a guardare le ombre sul soffitto della camera, la sua mente era occupata da un unico pensiero. Era un pensiero che gli girava nella testa come un uccello nero e non voleva più andare via. <<Perchè sono sopravvissuto?>>."
Ma come nei migliori libri, non tutto è come sembra.
"Incubo" è un di quei romanzi che ti tiene incollato alle pagine, che riesce a portarti fuori pista per poi riposizionare in maniera corretta ogni pezzo del puzzle.
Il personaggio che maggiormente ho apprezzato è proprio quello di Caro, una ragazzina che sta ancora cercando il suo posto nel mondo, con una grande sofferenza dentro ma sempre pronta a lottare e ad andare avanti.
Niente è realmente come sembra e il finale è riuscito a spiazzarmi completamente.
Devo ammettere che una cosa ero riuscita a capirla fin dall'inizio, merito del mio animo da Sherlock Holmes, ma per il resto è riuscito a sorprendermi positivamente.
Libro che mi sento di consigliare a tutti,  sicuramente leggerò altro di questo autore.

Passiamo ora ad alcune domande che noi blogger abbiamo fatto a Wolf Dorn, prima di tutto ci tenevo a dire che è una persona davvero molto disponibile, ironica e piena di idee interessanti. E' stato davvero molto bello avere l'opportunità di poterlo ascoltare.
  • Che cosa è la paura per lei? Qualcosa che va nella stessa direzione di Simon. La perdita di una persona cara. 
  • Quale scena del libro l'ha maggiormente coinvolta? Una scena molto intensa è quella dell'hotel. Trovo molto affascinante quando c'è questo scambio tra presente e passato. Ho avuto la sensazione di trovarmi li con i personaggi.
  • Da bambino quale fiaba non sopportavi? Nessuna, tuttavia c'è ne sono alcune che mi hanno colpito davvero molto. Comunque rileggendole adesso, certe favole sono degli autentici horror.
  • Caro è stata ispirata da qualcuno oppure è solo frutto della sua immaginazione? Caro era il personaggio che volevo fosse l'opposto di Simon. Questo personaggio è stato influenzato dalle mie giovani lettrici. E' un personaggio che amo molto e a cui mi sento legato. Un particolare per quanto riguarda le scarpe: ero ad un concerto con amici e c'era questa ragazzina con queste scarpe e ho subito capito che anche Caro doveva indossarle. Questo la rende più reale per me.
  • Tre scrittori che maggiormente ti hanno ispirato a scrivere il tuo genere? Stephen King, Joe Hill e Neil Gaiman.
  • Ha mai pensato di scrivere di diverso dal solito stile che la caratterizza? Si, stavo pensando ad un libro di cucina con ricette italiane (perché è la cucina migliore). Mi piacerebbe poter raccogliere le ricette che si tramandano di generazione in generazione.
  • Quando scrive ha delle manie? Scrive in un ambiente silenzioso o con sottofondo musicale? Sono uno scrittore noioso, alle 7 di mattina inizio a lavorare, faccio una pausa a metà mattinata e per pranzo. Se dopo pranzo mi sento ancora in vena di scrivere lo faccio, altrimenti faccio le cose più comuni: mi occupo del giardino, porto fuori la spazzatura o mi occupo di rispondere alle e-mail dei fans. Per quanto riguarda la musica, mi serve per creare le atmosfere. Durante la fase di scrittura però non uno musica, non ci riesco. Solo quando fuori piove, spalanco la finestra e ascolto il rumore della pioggia.
  • Tra tutti i libri scritti a quale si sente più legato emotivamente? Con ogni libro si crea un rapporto molti particolare. Ogni singolo libro riporta a galla momenti particolari della mi vita. Ogni storia è legata ad un piccolo racconto. Ci sono sempre dei rapporti particolari con i libri che scrivo.