Buongiorno lettori!
Rieccomi qui con una nuova recensione!
Ultimamente sono stata un po’ assente, o meglio, le
recensioni di libri sono state un po’ carenti… il motivo è semplice: blocco
del lettore!
Ebbene si, era quasi un mese che non toccavo nemmeno un
libro, fumetti e graphic novel non mi creavano nessun problema…ma i romanzi…
Nulla da fare, così invece di combatterlo mi sono rilassata
e mi sono concentrata su altro, fino a qualche giorno fa, quando il libro che
vi presenterò oggi ha iniziato a chiamarmi!
È grazie a lui che ho iniziato a vedere uno spiraglio di
sole dopo settimane di buio.
Il libro di cui sto parlando è:
Titolo:
L’appartamento
Autore: Mario
Capello
Casa editrice:
Tunuè
Prezzo: 9,90 euro
Sinossi
Angelo vuole diventare un adulto. Per riuscirci, lascia il lavoro nell'editoria con cui precariamente si manteneva e si mette a vendere appartamenti. Scivola nel benefico ripetersi delle abitudini. Si inventa riti privati, come la passeggiata serale per spiare le finestre di casa dell'ex moglie e del figlio. Fino a quando, provando a vendergli un appartamento, non conosce il signor Ferrero. Solido, concreto, sembra incarnare tutto ciò a cui Angelo ambisce. Tra i due nasce un'amicizia fatta di silenzi e rispetto. Così, quando l'uomo gli chiede di leggere il libro che ha scritto, la prima reazione è la delusione. Ma davanti alla sua insistenza finisce per cedere. Scoprirà che la storia di Ferrero è il passato del nostro Paese: più oscuro di quanto le placide estati in provincia possano mai suggerire. Capirà che, per quanto ci piaccia pensare il contrario, non ci sono paradisi perduti dove cercare un'innocenza mai esistita.
IL MIO PENSIERO
È da molto che sento parlare della casa editrice Tunuè, ho
letto molte recensioni sui suoi romanzi e ne sono rimasta affascinata.
Quando ho avuto la possibilità di leggere “L’appartamento” non me lo sono fatta
ripetere due volte.
Il libro è molto piccolo ma al suo interno racchiude una
piccola perla.
La storia ci viene narrata in prima persona, Angelo un uomo che dopo un passato
difficile che cerca di riconquistare la sua vita.
Dopo il matrimonio finito, Angelo decide di cambiare completamente
vita, si trasferisce dalla città al suo paesino di nascita, lascia un lavoro
intellettuale (l’editor) per dedicarsi alla vendita di case e si rifugia nella
quotidianità e nel ripetersi delle abitudini.
Sicuramente il personaggio
che ci troviamo davanti è insolito,
un uomo che ricerca il rapporto con il figlio, un uomo che si allontana dai
libri, dalle storie, da quel passato che lo faceva star bene ma che nel
presente crea dolore.
“Lei si trasferì dai suoi, a Cortemaggiore,
in un appartamento sopra quello dove era cresciuta. E io? Mi scoprii a
invidiarglielo, quell’appartamento piccolo-borghese, con le mattonelle di finto
marmo bianco screziato di marrone. (…) Le invidiavo la confidenza con i gesti
che, fino ad allora, avevamo attribuito agli adulti.”
Angelo cerca di trovare un nuovo inizio, passa le serate a
passeggiare e quotidianamente si ritrova sotto casa dell’ex moglie per
immaginare cosa succede al suo interno; ci descrive il paesaggio, i palazzi che
vede e le persone che incontra e tra questi spicca la figura di Ferrero, un uomo solido e concreto.
Tra i due personaggi si instaura un rapporto di amicizia,
passeggiano, vanno a pesca e parlano.
Ferrero è l’uomo che Angelo vorrebbe essere, fino al giorno
in cui l’anziano signore gli chiede di leggere il suo manoscritto.
Per Angelo è un ritorno al passato, quel passato che sta
cercando di superare.
Nonostante un primo tentennamento decide di accettare e sarà proprio allora che scoprirà la vera storia di Ferrero.
Nonostante un primo tentennamento decide di accettare e sarà proprio allora che scoprirà la vera storia di Ferrero.
Un segreto che si porta dietro da tantissimi anni, un
segreto che riguarda tutto il nostro Paese.
Un finale davvero sorprendente che non mi aspettavo e che mi
ha lasciata con l’amaro in bocca. Avevo bisogno di altro, avevo bisogno di più
informazioni, non volevo allontanarmi da Angelo.
Uno stile narrativo
delle volte freddo e distaccato ma che riesce a catturarti e a tenerti
incollato. Un racconto sincero e
particolare, di quelli in cui puoi immedesimarti.
È un romanzo che consiglio caldamente; dopo questo mio primo
Tunuè sicuramente andrò recuperare qualche altro titolo.
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